LA DATA

20 novembre 1902

«La vita non è uno scherzo.

Prendila sul serio

come fa lo scoiattolo, ad esempio,

senza aspettarti nulla dal di fuori o nell’al di là.

Non avrai altro da fare che vivere».

(da Alla vita, 1950)

Il 20 novembre del 1902 nasce a Salonicco (ai tempi territorio turco) Nazim Hikmet, poeta, scrittore e drammaturgo turco. Il “rivoluzionario romantico”, come è stato definito, è considerato uno degli autori turchi più significativi dell’epoca moderna. La vita di Hikmet è segnata da un lato dall’amore per la poesia, arte che gli ha dato voce, e dall’altra dal forte impegno sociale e civile: questi due aspetti si sono spesso incontrati nel corso del tempo influenzandosi a vicenda.

Durante la guerra d’indipendenza turca Nazim Hikmet appoggiò Ataturk, ma si allontanò poi da queste idee non riuscendo ad attaccare la politica nazionalista del leader turco. Fu in questa fase che si avvicinò al Partito Comunista, fatto che gli causò enormi problemi con la giustizia. Dopo un periodo trascorso in Russia, nel corso del quale venne a contatto con personalità influenti del mondo comunista e socialista e dove diede nuovo impulso alla sua scrittura, tornò in patria, ma qui dovette scontare cinque anni di carcere per affissione irregolare di manifesti politici. In seguito alla morte di Ataurk che apprezzava le liriche di Hikmet, almeno quelle non politiche, la vita del poeta turco diventò molto più difficile e dovette pagare sulla sua pelle una dura repressione da parte del regime. Per le sue attività politiche venne condannato a 28 anni e 4 mesi e di questi ne scontò ben 12: riuscì a uscire di prigione, in seguito a un’amnistia, anche grazie all’intervento di una commissione internazionale, che si battè per la sua liberazione. Gli anni in carcere e le fatiche a cui era sottoposto pesarono fortemente sul fisico di Hikmet, che cominciò a soffrire sempre più di problemi di cuore, problemi che lo portarono alla morte il 3 giugno del 1963.

I versi di Nazim Hikmet sono sopravvissuti alla sua morte e sono diventati la voce di milioni di persone in tutto il mondo. In occasione del centenario della sua nascita gli venne riconsegnata la cittadinanza turca, che gli era stata tolta nel 1951.

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