Prima e unica donna della Casa d’Austria a ereditare il governo dei possedimenti della monarchia asburgica, Maria Teresa ottenne il 20 ottobre del 1740 le terre dell’impero. Questa possibilità avvenne in virtù della Prammatica Sanzione, emanata dall’allora imperatore Carlo VI, padre di Maria Teresa, nel 1713. 
Il documento prevedeva l’ascesa al trono per primogenitura e, dunque, anche le donne vi erano contemplate.
Un distacco importante dalla legge salica, che fino ad allora aveva regolato la successione al trono: le donne non potevano ereditare le “terre saliche” e, dunque, non potevano neanche diventare imperatrice.
Maria Teresa, alla morte del padre, reclamò il suo diritto ma incontrò la resistenza di molti stati tedeschi, che non avevano intenzione di cambiare repentinamente ritrovandosi con una donna a capo dell’impero. Gli antagonisti di Maria Teresa trovarono preziosi alleati nei francesi e negli spagnoli e diedero il via a quella che viene ricordata in Europa come guerra di secessione austriaca.
Maria Teresa riuscì, comunque, ad uscirne vittoriosa e venne riconosciuta come legittima sovrana dei suoi possedimenti ereditari. Non poté, però, essere eletta al soglio imperiale e si dovette accontentare di essere l’imperatrice consorte al fianco del marito. In realtà, le testimonianze storiche raccontano che fu proprio lei a amministrare le terre dell’impero, dimostrando notevoli capacità, non solo in campo economico, ma anche culturale e sociale.
