Il 23 agosto 1939 viene firmato a Mosca il patto Molotov-Ribbentrop, un trattato di non aggressione tra la Germania di Hitler e l’Unione Sovietica di Stalin. Il patto viene siglato dal ministro degli Esteri sovietico Vjaceslav Molotov e dal corrispettivo ministro tedesco Joachim von Ribbentrop.
Il patto nasce a seguito della decisione di Stalin, che nutriva dubbi sulla reale volontà delle potenze europee occidentali di contenere e opporsi all’espansionismo aggressivo e bellicoso della Germania nazista. E fu così che il dittatore sovietico trovò la via di un accordo con Hitler per limitare e contenerne la spinta verso est per entrare in possesso dei vasti territori appartenuti all’impero zarista, per spostare le mire tedesche verso ovest, guadagnando così tempo utile per rafforzare i suoi preparativi militari.
Il trattato destò scalpore e sconcerto in tutta Europa perché era stato siglato un accordo tra due Paesi (la Germania nazista e l’URSS comunista) che erano ideologicamente contrapposti e da tutti considerati incompatibili. Comunque, sia a Mosca sia a Berlino tutti erano consapevoli che il patto non sarebbe durato a lungo.