LA DATA

23 febbraio 1903

23 febbraio 1903: Cuba concede agli Stati Uniti, a carattere perpetuo, la baia di Guantanamo.

È lecito chiedersi come mai la baia di Guantanamo, situata nel territorio di Cuba, ospita una base militare e un campo di prigionia degli Stati Uniti d’America.  La strana situazione ha origine nei trattati che conclusero la guerra tra Spagna e Stati Uniti alla fine dell’Ottocento.

La potenza vittoriosa, gli Usa, ottenne la cessione di Filippine, Cuba, Portorico ed altre piccole ex-colonie spagnole. Nel momento (successivo) in cui gli Stati Uniti concessero l’indipendenza a Cuba, firmarono alcuni trattati col nuovo Stato sovrano dell’Avana. Uno di questi prevedeva “l’affitto perpetuo” di Guantanamo.

La questione venne inserita nell’articolo III del Trattato di relazioni tra Cuba e Stati Uniti, firmato a Washington il 29 maggio 1934, il quale stabilisce: «Fino a quando le due parti contraenti non giungano a un accordo per una modifica o per l’abrogazione di quanto stipulato negli Accordi firmati tra il 16 e il 23 febbraio 1903 con le risoluzioni supplementari del 2 luglio dell’anno medesimo, le disposizioni rimarranno in vigore nella stessa forma e alle stesse condizioni».

Allo stesso modo, per tutto il tempo che gli Stati Uniti non abbandoneranno la base di Guantánamo o che i due Governi non giungano a un accordo circa una modifica dei suoi limiti, verranno conservati i confini territoriali tracciati alla firma del Trattato.

Il 18 settembre 2001, il presidente Bush firmò la legislazione del Congresso degli Stati Uniti che autorizzò lui a servirsi della forza in risposta agli attentati dell’11 settembre. Bush si avvalse di questa legislazione per firmare, il 13 novembre dello stesso anno, un Ordine Militare mediante il quale stabilì le basi giuridiche per le detenzioni ed i procedimenti giudiziari dai tribunali militari, come parte della “guerra contro il terrorismo” da individui che non avranno la condizione di cittadini degli Stati Uniti. L’8 gennaio 2002 gli Stati Uniti comunicarono ufficialmente a Cuba che avrebbero utilizzato la Base Navale di Guantánamo come centro di detenzione dei prigionieri di guerra d’Afghanistan.

Sono passati 116 anni. L’affitto è rimasto fermo a 4.000 dollari annui e comprende un porto naturale in grado di ospitare fino a 50 navi militari, 1.400 edifici ad uso militare e due piste aeree. Oggi la richiesta di Raul Castro di riavere Guantanamo si basa su due argomenti: 1) Il trattato iniziale, secondo i cubani, non prevedeva l’uso militare né tanto meno come carcere; 2) L’affitto è troppo basso.

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