IL NUMERO

25.000.000

Sono 25 milioni le persone nel mondo morte per Aids dal 1981 (anno in cui venne scoperta la malattia) a oggi. Quella dovuta alla diffusione del virus dell’HIV è una delle epidemie che ha causato più vittime nella storia.

Dal 1987 il 1° dicembre è la Giornata mondiale contro l’Aids e in questa giornata si intende sensibilizzare la popolazione sui comportamenti virtuosi per evitare il contagio. Negli ultimi anni, infatti, grazie anche al fatto  che i nuovi farmaci antiretrovirali rallentano il decorso della malattia e il suo esito funesto, si è un po’ abbassata la guardia sul tema. Soprattutto i più giovani sono restii ad avere rapporti sessuali protetti dal profilattico, anche quando hanno comportamenti promiscui. Eppure, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno nel mondo si registrano 2,7 milioni di nuovi casi di Aids e due milioni di decessi.

La Sindrome da immunodeficienza acquisita (il cui acronimo in inglese è AIDS), che colpisce il sistema immunitario rendendolo meno efficace, resta una malattia senza cura. Il contagio può avvenire, oltre che attraverso i rapporti sessuali, con la trasfusione di sangue infetto, lo scambio di siringhe o tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. Proprio perché non è ancora stata trovata una cura in grado di sconfiggere definitivamente questa malattia l’unico rimedio sono l’educazione sessuale e la prevenzione, in primis con l’uso sistematico del preservativo.