IL NUMERO

580.000

Devo fare una premessa: come cittadino rimango sconcertato e sconfortato di fronte a questi numeri e mi domando come vengono spesi i soldi pubblici che ogni anno coprono le spese sanitarie, visto che rappresentano il 9% del PIL del nostro Paese. Una cifra di 149.500 milioni euro per il 2016.

Sono 580.000 gli italiani indigenti che hanno ricevuto nel 2017 le donazioni provenienti da 1.722 enti convenzionati con il Banco farmaceutico, la onlus italiana che dal 2000 si occupa di rispondere al bisogno farmaceutico delle persone indigenti. Non solo, ma la povertà sanitaria, in Italia, registra un nuovo aumento: nel 2017 la richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali è cresciuta del 9,7% (contro l’8,3% del 2016 e l’1,3% del 2015). Nel quinquennio 2013-2017 la richiesta è cresciuta del 27,4%.

Questi dati sono contenuti nel Rapporto 2017 – Donare per curare: Povertà sanitaria e donazione farmaci promosso dalla Fondazione Banco farmaceutico e da BFResearch, presentato nei giorni scorsi alla sede dell’Agenzia italiana del farmaco.

Tra i poveri assistiti, aumentano gli stranieri (+6,3%) e i minorenni (+3.2%). Gli under 18, in particolare, rappresentano il 21,6% degli utenti. La crescita maggiore si evidenzia tra i minorenni italiani (+4,5% in un anno, contro il +1,5% dei minori stranieri).

Gli anziani assistiti calano del 5,2% rispetto al 2016 e sono, prevalentemente, italiani. Gli adulti rappresentano la componente maggiore dei poveri assistiti: sono il 65,2% del totale.

Un altro dato preoccupante, emerso da un’indagine di Doxa Pharma, commissionata da Banco farmaceutico, è che una persona su tre, in Italia, è stata costretta a rinunciare almeno una volta ad acquistare farmaci, a fare visite o esami.

Nel 2015, oltre 13 milioni di italiani (un milione in più rispetto al 2014) ha limitato il numero di visite mediche o esami per ragioni economiche. Sono in questa condizione 20 famiglie non povere e 42 povere su 100. Infine, secondo l’Osservatorio sui Medicinali (OsMed) di AIFA, le spese farmaceutiche totalmente a carico delle famiglie, nel 2016, hanno raggiunto gli 8.165.000 euro, il 37,% della spesa totale. Questo significa che Sistema sanitario nazionale, nonostante assolva in buona parte alla sua funzione universalistica, copre solamente il 62,9% di questa spesa.