LA DATA

25 dicembre 273

Nell’anno 273 l’imperatore romano Aureliano introdusse a Roma il culto del Sol Invictus, cercando di imporlo come culto di stato. Edificò un santuario (situato nel Campus Agrippae, l’attuale piazza San Silvestro) dedicato a questa divinità e proclamò (per la prima volta in Occidente) il 25 dicembre giorno di festa in onore del nuovo dio: il Dies Natalis Solis Invicti. L’imperatore stesso si dichiarò suo supremo sacerdote, sostenendo che il potere gli fosse stato attribuito direttamente da esso. La festa del Dies Natalis Solis Invicti divenne via via sempre più importante in quanto si innestava, concludendola, sulla festa romana più antica, i Saturnali.

Aureliano aveva appena concluso la riunificazione dell’Impero romano, reduce dalla vittoria sulla regina Zenobia del Regno di Palmira. La vittoria era stata resa possibile dallo schierarsi della città-Stato siriana Emesa a fianco dell’esercito romano in un momento di sbandamento delle milizie: Aureliano all’inizio della battaglia decisiva disse di aver avuto la visione benaugurante del dio Sole, venerato ad Emesa.

Aureliano vedeva nell’adozione del culto del Sol Invictus un forte elemento di coesione culturale e politica dell’Impero, dato che, in varie forme, il culto del Sole era già presente in molte regioni dell’impero, dall’Egitto all’Anatolia, tra le popolazioni celtiche e quelle arabiche, tra i Greci e gli stessi Romani.

Inoltre, Aureliano ordinò che il primo giorno della settimana fosse dedicato al dio Sole, chiamandolo Dies Solis, cioè appunto “giorno del sole”. Successivamente, nel 383 Teodosio I avendo proibito tutti gli altri culti all’infuori del Cristianesimo, decretò che il nome del giorno venisse cambiato in Dies Dominicus, giorno del Signore, da cui la parola domenica; tuttavia, nel nord Europa rimase la denominazione decisa da Aureliano, da cui derivarono il Sonntag tedesco ed il Sunday inglese.

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