Sono le 7.40 del 30 ottobre 2016 quando si verifica la più forte scossa di terremoto in Italia, dal tragico sisma dell’Irpinia del 1980. La scossa, con epicentro in provincia di Perugia, tra Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera, viene avvertita in gran parte della penisola italiana. E non solo: se ne accorgono gli abitanti dell’Austria e delle coste Balcaniche, zone vicine all’Italia, ma non vicinissime all’epicentro, tanto per rendere l’idea della potenza del sisma. 
L’area maggiormente interessata dal sisma era già stata colpita due mesi prima (il 26 agosto) in modo violento dal terremoto: tutto il Centro Italia era in ginocchio per colpa del sisma, che aveva lasciato senza casa, e purtroppo senza vita, molte persone.
La zona al confine tra Lazio, Marche e Umbria è sismica e anche difficile da raggiungere: alcuni paesi sono arroccati in montagna, con strade di collegamento farraginose e poco pratiche per i mezzi di soccorso. Ambulanze, vigili del fuoco, Protezione Civile hanno avuto serie difficoltà ad arrivare in molti dei posti toccati dal terremoto, con conseguenti problemi per i terremotati.
Il sisma del 30 ottobre non ha provocato, fortunatamente, nessuna vittima, anche se è stato elevato il numero dei crolli. Tra i quali, si annoverano la basilica di San Benedetto a Norcia e la quasi totalità della frazione di Castelluccio di Norcia.
