IL NUMERO

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Sono i minori migranti, stando a quel che si legge su “Repubblica” «arrivati da soli in Italia o rimasti orfani durante i viaggi in mare ancora in attesa di essere ricollocati in altri paesi europei nelle condizioni ritenute migliori per loro dai tribunali dei minori».

Il dato è fornito dall’associazione Save the children in occasione della giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato – il 14 gennaio –, iniziativa della Chiesa cattolica in occasione della quale Papa Bergoglio, nella sua omelia in San Pietro, ha invitato credenti o meno a non lasciare che le paure di accogliere chi arriva, «comprensibili da un punto di vista umano», «determinino le nostre risposte, condizionino le nostre scelte, compromettano il rispetto e la generosità, alimentino l’odio e il rifiuto».

Il Pontefice ha lanciato un invito a superare le paure «per poter andare incontro all’altro, per accoglierlo, conoscerlo e riconoscerlo. È un invito che offre l’opportunità di farsi prossimo all’altro per vedere dove e come vive». Comprendendo, peraltro, anche le sue paure, perché esistono anche quelle.

Solo un migrante su tre in Italia è riuscito ad usufruire del programma di “relocation” che garantisce a bambini e ragazzi giunti in Europa opportunità di inclusione sociale.

«A quattro mesi dal blocco della procedura – si legge ancora su “Repubblica” –, sono 79 i minori che hanno visto approvare le loro richieste ma che restano in attesa di trasferimento, 151 quelle inviate in attesa di approvazione da parte degli Stati europei individuati e 154 quelle per le quali lo stato di destinazione deve essere ancora individuato».

Finora, nei due anni in cui il programma è stato in vigore, dall’Italia hanno trovato collocazione adeguata in Europa 1.083 bambini accompagnati e appena 99 soli.

«La decisione di interrompere il programma di relocation – dice Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children – ha significato abbandonare nuovamente al loro destino i minori soli, costringendoli in molti casi a riaffidarsi ai trafficanti o a rischiare la propria vita pur di varcare i confini».

I minori giunti via mare in Italia da soli nel 2017 sono stati 15.730. Attualmente il sistema di accoglienza registra la presenza in Italia di 18.500 minori non accompagnati di 40 nazionalità diverse.

L’articolo riporta inoltre la notizia che più di 2.700 cittadini hanno dato la loro disponibilità a seguire un ragazzino straniero non accompagnato, garantendogli il supporto necessario al processo di integrazione, dall’iscrizione a scuola al sistema sanitario, come prevede la legge Zampa istituendo la figura dei tutori volontari.

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