IL NUMERO

60 milioni

Tanti sono gli scaffali “Billy”, marchio Ikea, venduti nel mondo dal colosso svedese. Uno ogni 120 persone in tutto il pianeta. Aveva davvero di che andarne fiero il geniale fondatore dell’azienda di arredamento e accessori, Ingvar Kampradhe, scomparso lo scorso 27 gennaio a 91 anni, che si era inventato il nome mettendo insieme le sue iniziali con quelle di Elmtaryd e Agunnaryd, la fattoria e il villaggio svedese dove era nato.

La diffusione planetaria di Billy, la libreria Ikea per eccellenza, tutta truciolato, ma versatile nei colori, nelle dimensioni e nell’utilizzo, oltre a essere oggetto di studio di molti economisti, ha indotto l’agenzia Bloomberg a creare il “Billy Bookcase Index” (sullo stile del “BigMac Index”), ovvero un indice dei prezzi basato sul costo dello scaffale.

La BBC, addirittura, ha inserito Billy in una puntata della serie dedicata alle “50 Cose che hanno creato l’economia moderna”, a cura dell’economista Tim Harford. Insieme al celebre scaffale, per dire, ci sono le banche, gli antibiotici, i robot, le banconote e il motore a scoppio.

Il motivo di tanto interesse è il segreto stesso del successo di Billy: l’efficienza del modello di produzione, trasporto e montaggio, unito al costo contenuto (si va dai circa 100 dollari in Egitto, a meno di 40 in Slovacchia).

Billy viene prodotta a Kättilstorp, in una zona della Svezia centrale, nella fabbrica Gyllensvaans Möbler. Dagli anni Ottanta a oggi, mentre il numero di scaffali prodotto è cresciuto di circa 40 volte, il numero di operai è solo raddoppiato (sono circa 200) perché ricerca e investimento hanno riguardato la tecnica e la meccanizzazione della produzione. Per dare la misura dell’efficienza del sistema, mentre nel 2001 ciascun operaio produceva 13 mila scaffali all’anno, oggi ne produce oltre 33 mila. Ogni passaggio è meccanizzato e gli operai praticamente si limitano a manovrare le macchine senza toccare gli scaffali.

Modello di efficienza o contenimento della manodopera e, di conseguenza, dei posti di lavoro?

 

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