IL NUMERO

69

Questo è il numero delle guarigioni miracolose riconosciute ufficialmente dal Bureau des constatations médicales presso il santuario di Lourdes. Sandro De Franciscis, dal 2009 presidentedel Bureau ha affermato che in 150 anni sono state riconosciute circa settemila guarigioni inspiegate, anche se solo 69 di queste sono state riconosciute dalla Chiesa cattolica come miracoli.

Il miracolificio entrò immediatamente in produzione, considerato che tra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858 la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni della Madonna e che già dal 27 febbraio 1858 ebbero luogo i primi miracoli.

Leggendo la cronologia e il racconto delle apparizioni di cui sopra, e l’autore dell’articolo se le è lette tutte, risulta interessante rilevare come la Madonna sia dotata di un certo sense of humor assegnando compiti alquanto stravaganti alla povera Bernadette come ad esempio risulta nella trascrizione della nona apparizione del 25 febbraio 1858: «Bernadette è accompagnata da circa 300 persone. Su richiesta della signora, Bernadette scava con le mani nel terreno melmoso e trova, non subito, una sorgente d’acqua. Bernadette riferisce: “Lei mi ha detto di andare a bere alla fonte (…) Trovai soltanto un po’ di acqua fangosa. Alla quarta prova potei bere. Lei mi ha fatto anche mangiare dell’erba che si trovava vicino alla sorgente. Quindi la visione scomparve. E poi me ne andai”. Dinanzi alla folla che le dice: “Sai che ti credono pazza facendo cose simili?” lei risponde semplicemente: “È per i peccatori”. Ed è solo alla sedicesima puntata che la Signora rivela il suo nome alla contadinella e solo perché al prete locale, il sacerdote Peyramale, viene in mente che in tutto questo tempo nessuno si era posto la domanda di chi fosse quella donna che appariva e spariva tutti i giorni: “Que soy era Imaculada Councepciou” pronunciate in dialetto guascone…».

Ma torniamo alle nostre guarigioni miracolose. Secondo la Federazione Internazionale delle Associazioni Mediche Cattoliche, affinché una guarigione sia definita inspiegabile dal punto di vista medico, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:

  • La diagnosi originale deve essere verificata e confermata senza alcun dubbio.

  • La malattia deve essere considerata incurabile secondo le attuali conoscenze mediche.

  • La guarigione deve essere in relazione con una visita a Lourdes, sebbene non sia richiesta l’immersione nell’acqua o il berla.

  • La guarigione deve essere immediata, con rapida remissione dei sintomi o dei segni della malattia.

  • La guarigione deve essere completa, senza disturbi residui.

  • La guarigione deve essere definitiva, senza ricadute.

Sicuramente più accettabili le parole di uno degli ex-direttori del Bureau, il professor Patrick Thellier, a Lourdes:

«Un malato non può guarire se non di una malattia suscettibile di guarigione. Il miracolo non forza la natura. Non si è mai visto un soggetto Down guarire a Lourdes. In definitiva, ciò che io chiamo miracolo può essere qualificato in medicina come remissione spontanea. Da parte mia, credo che il miracolo utilizzi le vie della natura, ma con delle modalità ancora sconosciute alla medicina»

Nel 2016 sono arrivati nella cittadina francese sui Pirenei un milione di persone, il 4,2% iin più rispetto all’anno precedente, di cui 573.000 erano pellegrini producendo un giro di affari pauroso. Si calcola, ma le stime sono a ribasso, che siano circa 330 milioni i “turisti religiosi” che sul pianeta si muovono a motivo della loro fede, alimentando un giro di affari stimato in oltre 18 miliardi di dollari. Questo è il vero e unico miracolo in un mondo che annaspa nella crisi economica.