IL NUMERO

74,33

Questa è, in minuti e secondi, la capacità di registrazione di un compact disc, il supporto musicale che ha sostituito le audio cassette, le bobine a nastro e i dischi in vinile.

Corrisponde alla durata della registrazione più lunga disponibile in commercio alla fine degli anni Settanta del secolo scorso di uno dei pezzi di musica classica più conosciuti e registrati al mondo, la Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven nell’esecuzione fatta a Beyreuth nel 1951 con la direzione di Wilhelm Furtwangler, messa in commercio dalla EMI.

Per la precisione alla durata di quel capolavoro, che è 74 primi e 25 secondi, più qualche spicciolo per le pause tra i tempi, per un totale appunto di 74,33.

A decidere che tale dovesse essere la capacità di un Cd audio, fu nel 1980 il vice-presidente della Sony, Norio Ohga, e questa scelta comportò di conseguenza che la dimensione di questi dischi sia di 120 mm di diametro.

Proprio alla fine degli anni Settanta, infatti, la tedesca Philips e la giapponese Sony – in uno dei rari casi di accordo fra compagnie concorrenti, per di più di Paesi così diversi – avviarono una ricerca per lo sviluppo di una comune tecnologia che permettesse di mettere sul mercato un prodotto unico, con uniche e comuni caratteristiche: un nuovo supporto musicale che sostituisse il vecchio LP in vinile e le poco “confortevoli” (da un punto di vista puramente sonoro) audiocassette, avvalendosi della nuova tecnologia digitale e mandando in soffitta quella analogica.

Le idee dei due team di ricerca erano in gran parte contrastanti eccezion fatta per la durata della registrazione che il supporto digitale avrebbe dovuto contenere, stabilita in 60 minuti. Ai minuti seguirono le proposte circa le dimensioni del disco, 115 mm di diametro per i ricercatori tedeschi, 100 per la Sony che già pensava allo sviluppo di un lettore portatile, favorito dalle dimensioni ridotte del formato.

Norio Ohga propose non solo un capolavoro tedesco, ma eseguito da un tedesco e nel tempio della musica tedesca. Il resto venne a ruota.

Un dettaglio: Wilhelm Furtwangler nel 1942, il 19 aprile per l’esattezza, eseguì proprio la Nona di Beethoven, in occasione del 53° compleanno di Adolph Hitler (20 aprile).

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