IL NUMERO

870.000

Sono 870.000 le persone in stato di indigenza che in Italia hanno beneficiato di misure di contrasto alla povertà nel primo trimestre del 2018. Lo ha reso noto il presidente dell’Inps Tito Boeri presentando, insieme al ministero del Lavoro, i dati dell’Osservatorio statistico sul reddito di inclusione. Nel dettaglio, 316.693 persone – pari a 110.000 famiglie – hanno avuto accesso al Rei (Reddito di inclusione), mentre 47.868 persone – pari a 119 famiglie – hanno ottenuto il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva)

Si tratta in totale di 251.000 famiglie, il 73 per cento delle quali con almeno tre componenti, ma l’11 per cento è una famiglia con un solo componente. La maggior parte dei contributi, in sette casi su dieci, è andata a famiglie del Sud. Per il Rei sono residenti al Sud 79.723 famiglie su 110.138 complessive (il 72,4%) con un importo medio di Rei di 309 euro contro i 256 del Nord. Per il Sia la percentuale di nuclei residenti al Sud è del 69,6% (83.004 su 119.226). Gli importi medi mensili per le famiglie sono di 297 euro per il Rei e di 244 euro per il Sia (119 mila famiglie).

«Cumulando il Sia, il Rei e le misure regionali di contrasto alla povertà – ha spiegato Boeri – abbiamo raggiunto quasi 900 mila persone, circa il 50 per cento della platea obiettivo. È un buon risultato. Possiamo dire che in Italia un reddito minimo c’è».

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