DAILY LA PAROLA

Croce (celtica)

La croce celtica racchiude l’essenza della spiritualità, dell’identità storica e culturale irlandese e non solo. Peccato che sia stata utilizzata come simbolo politico, snaturandone ogni contenuto
Una croce a Donegal Bay
foto: Giulia Caruso

Chi ama l’Irlanda non può non amare la croce celtica, ingiustamente caduta in disgrazia negli ultimi decenni perché arbitrariamente adottata come emblema da alcuni gruppi dell’estrema destra. Ben lontana da rappresentare qualsiasi orientamento politico, racchiude invece l’essenza della spiritualità, dell’identità storica e culturale irlandese e non solo. Elemento distintivo di molti cimiteri dell’arcipelago britannico, la croce è anche un fattore decorativo del paesaggio. Croci celtiche isolate si possono trovare anche in mezzo alla verde campagna irlandese o sulle rive nebbiose di un lago scozzese.

Le più famose naturalmente si trovano in Irlanda: la storica Croce di Kells, quelle di Monasterboice e Clonmacnoise, sono ogni anno meta di pellegrinaggi. La croce celtica più grande del mondo, realizzata nel 1981, si trova a Belfast e orna la facciata posteriore della Cattedrale di Saint Anne.

Osservando i due elementi che la compongono, un cerchio su una croce latina, si può avere una vaga idea di come il cristianesimo si sia fuso, nel corso dei secoli, con la spiritualità druidica, anche se la sua comparsa risale circa all’VIII secolo dopo Cristo, molto tempo dopo la fine del druidismo stesso. Il cerchio richiama le croci solari di epoca precristiana, riprese poi dal cristianesimo celtico. Esempi di croci solari si trovano in altre parti del Nord Europa (nei Paesi Scandinavi il simbolo fu associato al dio germanico Odino) ma anche nei Pirenei e nella Penisola Iberica.
Il significato comunemente attribuito al cerchio è quello di ponte tra mondo terreno e mondo celeste, perché secondo tradizione antichissima, l’asse orizzontale è la rappresentazione della dimensione terrena mentre l’asse verticale è associato a quella celeste.

Nell’analisi del simbolo è importante porre attenzione al centro, il punto fisso che tutte le tradizioni sono concordi a designare simbolicamente come il polo intorno a cui, secondo la cosmografia antica, ruoterebbe il mondo.
Gli elementi decorativi, nodi celtici e segni tipici di queste isole sono spesso misti a elementi decorativi della tradizione cristiana e cattolica.

Caduta nel dimenticatoio per secoli, è ritornata alla ribalta nel 1853, quando fu protagonista all’esposizione industriale di Dublino a testimonianza della rinascita dell’identità irlandese, che influenzò diversi settori delle cultura e dell’arte. Tanto che gli architetti dell’epoca la riproposero nei cimiteri nella Dublino vittoriana. Il simbolo divenne così popolare da ispirare i gioiellieri scozzesi Alexander e Euphemia Ritchie che, dal 1899 al 1940, la utilizzarono per le loro creazioni. La croce celtica è ancora oggi molto usata in gioielleria. Sotto forma di ciondolo o di oggetto artigianale in legno o in vetro è uno dei souvenir più gettonati dal turismo internazionale. Anche la Nazionale di calcio dell’Irlanda del Nord e la Athletic Gaelic Association, che raggruppa sport tipici, hurling e football gaelico, esibiscono come logo questa croce ormai leggendaria.