CLAUDIA DE VENUTO
Intreccio a righe di parole
sparigli con lo scarto laterale,
senza voce, lo sguardo che rotea come un pazzo.
Intreccio, trama del tempo
che non ci tiene perché siamo giganti
oppure obesi nani di porti distanti.
Equilibrista circense, ti cambia
l’orizzonte con il vento del tuo altipiano,
cambi direzione.
Trenta versi li sanno tutti,
o belli o brutti su questa via spaccata
faccio danno alla barriera, fate orecchie da mercante
e promesse di marinai ubriachi
che di mattina presto prendono
il largo fischiettando.
Circense d’altipiano, non ho avuto paura
di nulla e non per arroganza
ma per caso o per natura,
non sarà il tuo trapezio mozzo
sul quale mi traghetti
nel nulla
a farmi da sponda.
23 giugno 2014