AMORE E DINTORNI VISIONI

Quella conquista di essere sola

Single è bello, soprattutto se si è donna, si ha più di 45 anni, un lavoro soddisfacente, amici e passioni da coltivare. E si vive nel Regno Unito. Lo dice la britannica Mintel, una delle maggiori agenzie internazionali per le analisi di mercato, che lo scorso novembre ha pubblicato una ricerca Mintel’Singles Lifestyles UK Report 2017, condotta su un campione di donne e uomini tra i 30 e i 60 anni, che vivono in UK.

Secondo il report, infatti, il 61% delle donne inglesi si trova benissimo nella propria condizione di single, rispetto al 49% degli uomini. La forbice è ancora più larga nella fascia di età tra i 45 e i 65 anni, in cui le donne che si dichiarano felici della propria condizione sono il 32% contro il 19% degli uomini. Il contenuto dell’indagine può essere esteso anche ad altri Paesi europei più avanzati, tra cui l’Italia, dove il rapporto Istat, riferito al 2016, evidenzia una situazione molto simile, con una maggioranza di donne single (il 58%), a quanto pare, anche felici di esserlo.

Altro che “leftlover women”! Letteralmente “gli avanzi”, traducibile con il desueto italiano “zitelle”, come vorrebbero far credere in Cina, dove da anni è in atto una campagna sessista contro le “sheng-nu”, le donne tra i 27 e i 30 anni che non hanno ancora messo su famiglia. A cui le stesse cinesi, peraltro, hanno risposto celebrando il “Single Day”, lo scorso 11 novembre.

L’immagine delle “signorine invecchiate”, come ancora negli anni 70 venivano chiamate coloro che non si erano sposate e non avevano avuto figli, grigie e – perché no – anche depresse, ha lasciato il posto a donne che si godono la vita da single, appagate da altre forme di realizzazione che non siano per forza la prole e il focolare domestico.

Così sembra tramontare anche l’immagine dello scapolo incallito, il vitellone che non si decide a mettere la testa a posto, a sposare una brava ragazza e a garantire la prosecuzione del nome di famiglia. Infatti, laddove le donne sono felici di essere single e preferiscono coltivare le proprie passioni più che una relazione stabile, gli uomini nella stessa condizione sembrano essere meno contenti e più disorientati. Lo conferma Mintel, secondo cui il 75% delle donne single non si è impegnata a cercare una relazione stabile nell’ultimo anno (contro il 65% degli uomini). Questa evidenza statistica, riportano anche alcune testate britanniche tra cui “Telegraph” e “Independent”, è dovuta alla maggiore difficoltà di portare avanti una relazione, più gravosa per le donne, che hanno spesso sulle spalle il peso della conduzione domestica. Opinione condivisa da molti attenti osservatori dei fenomeni sociali. Interessante in proposito l’analisi della psicoterapeuta Elisabetta Todaro, intervistata da Eleonora Giovinazzo per “D di Repubblica”.

La donna che in un passato nemmeno troppo lontano si sentiva realizzata in un progetto familiare e trovava nel matrimonio anche uno status sociale, è oggi una figura diversa: negli ultimi 30-35 anni è cambiato il contesto, le condizioni economiche, è cambiato il mondo del lavoro e si sono affermati valori diversi. Le donne sono meno in grado di “accontentarsi”, affrontano percorsi di vita, studio e lavoro con l’obiettivo dell’indipendenza economica, “sociale” ed emotiva, che perseguono al pari degli uomini. E una volta raggiunto il proprio equilibrio vedono nel rapporto di coppia un’integrazione più che un completamento. Per questo ad essere più felici della condizione di single sono soprattutto le donne che hanno superato gli anta. Sono più solide, più strutturate, hanno già amato e sofferto, sono pronte a farlo ancora ma con meno ansia. Non si tormentano, o comunque molto meno, con la maternità; se hanno figli sono già grandi; per lo più hanno un lavoro stabile e meno preoccupazioni economiche.

Certo non è tutto oro quello che luccica e, se lo “stigma” della zitella è ormai superato, la vita per le donne sigle di ogni età non è tutta rose e fiori. Ma come ha detto la scrittrice Bella DePaulo sul “Washinghton Post”, «sono single da tutta la vita e raramente mi sono sentita sola». Da leggere.

Tags