Con il nome Aktion T4 viene indicato il programma nazista di eutanasia forzata che prevedeva la soppressione di individui affetti da malattie genetiche gravi o portatori di handicap mentali, le così dette “vite indegne di essere vissute”.
Si stima che siano state soppresse circa 100 mila persone. T4 è l’acronimo di Tiergarten Strasse 4, cioè l’indirizzo berlinese dell’Ente pubblico per la salute e l’assistenza sociale. Chiamato anche “programma eutanasia”, l’Aktion T4 faceva parte dell’attuazione dell’ideologia alla base dell’eugenetica e dell’igiene razziale, finalizzata a creare, cioè, una razza sana, bianca e geneticamente superiore. Ma, economicamente parlando, mirava a diminuire le spese che lo Stato sosteneva per le cure ed il mantenimento nelle strutture ospedaliere pubbliche dei pazienti disabili. Era insomma una riduzione di quello che noi oggi chiameremmo Welfare state e ben poco avevano a che fare con la filosofia che oggi accompagna la “dolce morte”.
Il programma, iniziato nel 1939, un anno dopo la promulgazione delle leggi razziali, fu sospeso ufficialmente nel 1941 a seguito di forti proteste interne alla Germania.
Negli anni successivi si passò però, di fatto, ad una “eutanasia selvaggia” non regolamentata che raddoppiò le 100 mila vittime precedenti. Si ricorda che le prime vittime del programma furono i malati mentali delle cliniche della Polonia da poco occupata e che solo successivamente il programma fu allargato alle cliniche tedesche.