EDITORIALI VISIONI

Una promessa mantenuta

TESSERE è di nuovo on line, esattamente dopo il periodo che ci eravamo presi, oscurando il sito, per lavorarci e farlo diventare quello che state vedendo.

Adesso abbiamo una struttura che ci permette di offrirvi contenuti in maniera ordinata. Il cuore del sito è la Rivista, a cui si accede dalla colonna centrale bianca, scorrendola orizzontalmente per trovare cosa mettiamo in evidenza ed orizzontalmente per andare indietro nel tempo, oppure dalla voce Rivista nel menù della banda color mattone, dove si aprono le Aree (Attualità, Critica, Idee, Luoghi, Zibaldone, Strade) in cui archiviamo gli Articoli e le Rubriche che le compongono.

Oggi vedete solo Il libro, Il convegno, Memorie (con tutti gli eventi dell’ultimo Giorno della memoria con cui avevamo inaugurato il 10 dicembre scorso il sito), Lei vista da lui, Ritratti, ma giorno dopo giorno ve ne offriremo di nuove: Il personaggio, Storie, Europa unita, Fratelli d’Italia, Medicine, Solidarietà, Lui visto da lei, Voi visti da noi, Diritti & doveri, Dialogare in pace, Mestieri, Amore e dintorni, Il saggio, La canzone, Il disco, Il film, Dalle città, per dirne solo alcune.

Le aggiorneremo con la maggior frequenza possibile contando su quanti – già tanti e speriamo sempre di più – hanno accettato di collaborare con noi. Perciò vi invitiamo a proporci – scrivendo a redazione@tessere.org – articoli, disegni, fotografie, filmati, musiche e letture per arricchire le Sezioni che vedete nella barra in fondo alla pagina: Testi, Immagini, Video, Audio.

La Rivista ha anche una parte evidenziata nella barra color senape in alto: ogni giorno una Frase, una Data, una Parola, un Numero e se ci riusciamo altro ancora.

La colonna beige sulla destra propone l’attività editoriale di TESSERE: per ora il volume Appropriazione indebita, in poche settimane altre due novità che presto annunceremo, certi di aver fatto scelte di qualità.

Infine la colonna azzurra sulla sinistra, dedicata all’attività dell’Associazione culturale: anche qui contiamo presto di annunciare qualche novità.

Non resta che augurare buona lettura e, a chi ha lavorato e sta lavorando con noi, dire grazie. È una bella parola grazie.

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