LA DATA

11 febbraio 1918

Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 1918, durante la prima guerra mondiale fu effettuata nella baia di Bakar in Croazia  – Buccari in italiano –  un’incursione militare contro le navi austriache  utilizzando i Mas, veloci motoscafi armati di siluri della Regia Marina italiana. Questi veloci motoscafi anti sommergibile, ai comandi di Costanzo Ciano e con a bordo Gabriele D’Annunzio,  erano partiti dal porto di Venezia con l’intento, solo parzialmente realizzato, di distruggere le navi nemiche. Anche se gli effetti furono abbastanza limitati, questo attacco ottenne  qualche cos’altro, dato che ebbe l’effetto di risollevare il morale delle truppe italiane, messo a durissima prova dalla disfatta di Caporetto  di alcuni mesi prima,. Non si tratto di una smaccata vittoria ma fu messo in risalto il  valore e la qualità dei reparti militari italiani e le cronache giornalistiche ne parlarono come di “una tra le imprese più audaci” di quella guerra, con una “influenza morale incalcolabile”, nonostante i modesti risultati.

Dai motoscafi, al momento di mettersi sulla via del ritorno, furono lanciate tre bottiglie contraddistinte dal tricolore italiano e lasciate su galleggianti nella parte più interna della baia di Buccari, con, all’interno, un messaggio scritto da D’Annunzio, fatto che dette all’azione l’appellativo di «beffa di Buccari».