Il Darwin Day è la giornata internazionale dedicata a Charles Darwin e alla sua teoria dell’evoluzione, fondamentale per capire le origini e la varietà degli esseri viventi. Il Darwin Day, simbolicamente, cade il 12 febbraio, cioè nel giorno in cui il grande scienziato era nato nel 1809, e venne istituito in Inghilterra nel 1882, anno della sua morte. Dall’Inghilterra si diffuse negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo; in Italia si celebra dal 2003, soprattutto grazie all’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ma non esclusivamente.
Scopo del Darwin Day non è tanto ricordare l’opera del naturalista, quanto sottolineare i valori della ricerca scientifica, del razionalismo e della laicità. Si legge sul sito dell’International Darwin Day: «Una festa ufficialmente riconosciuta che ispirerà le persone in tutto il mondo a riflettere e ad agire sui principi del coraggio intellettuale, della curiosità perpetua e della fame di verità come incarnata in Charles Darwin».
Centinaia di incontri, dibattiti, laboratori per grandi e piccini, vengono ogni anno organizzati da associazioni culturali, musei, università, in Europa, negli Usa, in Asia. Anche nel 2019 sono molte le iniziative in programma, non solo il 12 febbraio ma anche nei giorni seguenti. A Firenze, ad esempio, il 15 febbraio al Dipartimento di Biologia dell’Università è prevista una conferenza sul tema: L’albero della vita: dai batteri all’uomo (di Neanderthal), passando per le piante.
Come lettura si può, invece, segnalare un libro di Dario Fo Darwin. Ma siamo scimmie da parte di padre o di madre? (Chiarelettere, 2016) che ha il pregio di avvicinarsi alle teorie darwiniane in modo chiaro e a tratti ironico ma tutt’altro che semplicistico.