Buena vista social club è un grande film. Per palati fini, come tutte le straordinarie pellicole di Wim Wenders. Forse più di altri, perché offre un ritratto inedito de L’Avana, attraverso il Club, che ha dato il titolo al film, e i suoi musicisti. Fra tutti Maximo Francisco Repilado Muñoz, il magnifico Compay Segundo, morto nella capitale cubana il 14 luglio 2003, all’età di 95 anni.
Da sconosciuto – almeno nei Paesi occidentali – cantautore dallo straordinario talento, a leggenda quando ormai aveva 90 anni; consacrato dall’album Buena vista Social club del ’97 (prodotto dal chitarrista statunitense Ry Cooder e premiato con un Grammy Award) e dall’omonimo film di Wenders nel ’98.
Compay, ancora bello a 90 anni, sorriso contagioso, l’immancabile avana tra i denti, gli occhi pieni di ardore e il volto segnato di chi ha visto tutto nella vita. Eppure una chitarra, tre accordi e la sua voce calda e arrochita dal fumo trasportava diretti nelle assolate e polverose strade di Cuba.
Nato il 18 novembre 1907 a Siboney, vicino a Santiago di Cuba, aveva coltivato fin da bambino la sua passione per la musica, tanto che la sua carriera era iniziata giovanissimo nel 1920, a soli 13 anni, come clarinettista. Il successo arrivò nel ’42 con il duo “Los Compadres”, formato con il chitarrista e cantante Lorenzo Hierrezuelo. A quel periodo risale il soprannome di “Compay Segundo” attribuitogli da un presentatore radiofonico perché nel duo faceva la seconda voce, mentre Hierrezuelo fu soprannominato “Primo Compay”.
All’inizio degli anni Cinquanta formò il gruppo, “Compay Segundo y sus muchachos”, che ebbe un grande successo, per finire tuttavia nel dimenticatoio negli anni della Rivoluzione cubana. Così, il chitarrista cominciò a guadagnarsi da vivere lavorando in una fabbrica di sigari fino alla pensione, relegando la musica tra gli hobby e le passioni.
Bisogna attendere quasi quarant’anni, Ry Cooder e Wim Wenders, perché il vecchio Compay venga restituito alla celebrità, questa volta mondiale, e all’immortalità artistica. Dopo il successo di album e film, infatti, Compay e il suo gruppo si sono esibiti nei più importanti palcoscenici del mondo, hanno inciso nove dischi e conquistato le platee in ogni angolo della terra.
Instancabile e pieno di energia era solito salire sul palco, suonare e cantare in piedi anche per più di un’ora. Il suo ultimo concerto risale al febbraio 2002 quando si è esibito con altre star cubane dei “Buena Vista” come Ibrahim Ferraira, Eliades Ochoa e Omara Portuondo, pochi mesi prima di morire stroncato da una grave forma di insufficienza renale.