LA DATA

15 novembre 1999

Il 15 novembre 1999 viene introdotta in Francia, con la legge 99-944, una nuova disciplina per regolare le unioni tra persone di sesso diverso o dello stesso sesso. Si tratta di un istituto matrimoniale chiamato “Patto civile di solidarietà”, il Pacs (in francese: Pacte Civil de Solidarité), che permette a due persone maggiorenni di regolare, di fronte alla legge, la loro vita in comune. Si tratta di uno strumento molto importante per le coppie omosessuali, a cui fino a quel momento non era data la possibilità di sposarsi legalmente, ma anche per le coppie eterosessuali, che vogliono disciplinare la propria unione.

Per siglare il Pacs è necessario che ci sia una dichiarazione congiunta dei partner, che hanno così specifici obblighi, e viene registrata nel tribunale del luogo dove le due persone in questione hanno la residenza comune. È interessante notare è che è possibile sottoscrivere il Pacs anche se si è due amici, che non hanno rapporti intimi, ma non se si è parenti.

Come tutti i contratti, i Pacs portano con sé obblighi e benefici. In particolare, un po’ come avviene nel caso del matrimonio tradizionale, i due pacsati (termine cacofonico, ma ormai entrato di diritto nel linguaggio comune) devono aiutarsi reciprocamente, sia dal punto di vista morale sia da quello materiale. Inoltre, come si condividono le gioie si condividono anche i dolori perché nel caso in cui uno dei due abbia contratto un debito, per le necessità della vita di tutti i giorni o per l’alloggio comune, anche l’altro ne è responsabile. Al tempo stesso vengono disciplinate situazioni che, nel caso di semplici conviventi, non sono normate dalla legge, ad esempio il caso della morte del partner: con il Pacs, colui (o colei) che rimane vedovo ha diritto a giorni di congedo e a subentrare nell’affitto dell’appartamento comune.

Nel caso in cui si voglia porre fine al Pacs e nel caso in cui i due partner siano di comune accordo è necessario depositare una dichiarazione in tribunale. Il Pacs finisce, poi, anche nel caso in cui uno dei due partner muoia o nel caso in cui uno dei due partner si sposi con un’altra persona. In questi caso si interrompono i vincoli previsti dalla legge.

Così come si vede anche in Italia, nemmeno in Francia è stato facile arrivare a questa conquista: ci sono voluti circa dieci anni di battaglie civili e sociali e è stato necessario superare il forte ostruzionismo della destra più oltranzista, che non accettava che ci fosse un altro istituto, oltre a quello del matrimonio, in grado di regolare le unioni tra le persone (soprattutto tra quelle dello stesso stesso).

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