LA DATA

16 luglio 1951

Da subito fu, e popolarissima resta, perfetta descrizione e simbolo dell’angoscia adolescenziale americana, la storia di quel diciassettenne discolo, tormentato, riflessivo e dai capelli già bianchi. Le vicende di Holden Caulfield, ragazzo di famiglia benestante cacciato dal college per cattiva condotta, a buon diritto sono un punto fermo della narrativa mondiale, lettura obbligatoria in qualsiasi istituto superiore che si rispetti.

Manifesta autobiografia di J. D. Salinger, per stessa ammissione dell’autore, Il giovane Holden venne pubblicato il 16 luglio 1951.

Espulso dalla scuola, dopo aver incontrato un suo vecchio professore Holden decide di ritornare a New York, per poi ribellarsi e fuggire dalla città, dalla famiglia e dal mondo che lo aspetta. Ma rientrerà, in un finale che lo vede nuovamente al college dopo essere guarito dalla tubercolosi. Perché impossibile scappare dal mondo degli adulti, pieno di riti e di ipocrisie.

Nella versione originale, fu lo stesso Salinger a pretendere che il libro non avesse alcun tipo di immagine in copertina perché, spiegava, voleva che i lettori non fossero guidati nella scelta del volume e lo sciogliessero solo per la curiosità di leggerne i contenuti. Anche il titolo era differente: The catcher in the rye, letteralmente “L’acchiappatore nella segale” o “Il terzino nella segale”. Non certo affascinante, dunque il romanzo restò semplicemente Il giovane Holden.

Se l’adolescente Holden è il protagonista, degne e simpatiche “spalle” sono Phoebe, la sorellina, e Allie il fratello più piccolo. Phoebe è una bambina di dieci anni, tanto magra quanto loquace. Legatissima al fratello maggiore, lo ammira, nonostante talvolta lui la deluda. Phoebe è un punto di riferimento per Holden, il quale si confida sempre con la ragazzina quando si trova in difficoltà, comunicandole i suoi disagi e i suoi problemi, per sentire il suo parere o semplicemente il suo affetto e la sua saggezza infantile. Allie Caulfield è il fratello minore di Holden. È morto di leucemia all’età di soli undici anni. Lui ne parla molto; a volte è come se fosse lì con lui, e conserva gelosamente il suo guantone da baseball sul quale Allie aveva scritto con inchiostro verde alcune poesie, da leggere nei tempi morti delle partite.

Un classico della letteratura americana, Il giovane Holden riflette i temi principali dei lavori dello schivo e riservato Salinger: pensieri, ansie e azioni di giovani disadattati, la capacità di redenzione che i bambini hanno e il rifiuto della società borghese e convenzionale. Per questo Salinger fu considerato uno degli ispiratori del movimento letterario della Beat Generation.

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