LA DATA

18 febbraio 1943

Noi non taceremo, noi siamo la voce della vostra cattiva coscienza; la Rosa Bianca non vi darà pace.

I fratelli Hans e Sophie Scholl furono arrestati il 18 febbraio 1943, dopo pochi mesi di attività clandestina antinazista, non violenta. Entrambi studenti, lui di medicina, lei di biologia, stavano distribuendo volantini all’Università di Monaco di Baviera, nei quali esortavano i tedeschi ad aprire gli occhi e a opporsi con la resistenza passiva al nazionalsocialismo hitleriano, per fermare la guerra con la quale insanguinava l’Europa.

Erano parte di un gruppo resistente chiamato Rosa Bianca, del quale furono arrestati da lì a poco tutti i membri attivi e tutti quelli che in qualche modo li appoggiavano o semplicemente li conoscevano. «Noi affermavamo – dirà Franz Josef Müller, un membro della Rosa Bianca scampato alla morte – che il nazionalismo e il centralismo tedeschi erano stati il presupposto per il nazionalsocialismo e la sua guerra. Uno dei nostri convincimenti più importanti era infatti quello che gli stati nazionali mettessero a rischio il futuro dell’Europa se nazionalisti e militaristi. Bisognava trovare altre soluzioni» (citazione tratta da qui).

Pochi giorni dopo l’arresto, il 22 febbraio, Sophie e Hans Scholl, assieme a Christoph Probst arrestato il giorno successivo, furono condannati a morte dal tribunale e ghigliottinati tre ore dopo la sentenza: Sophie aveva 21 anni, Hans 24, Christoph 23 anni ed era padre di tre figli. Nei mesi successivi furono condannati a morte altri tre membri del gruppo: gli studenti  Willi Graf e Alexander Schmorell e il professor Kurt Huber, che condivise la sorte dei suoi studenti.

I volantini della Rosa Bianca erano appelli alla resistenza passiva in nome dei valori dell’Europa cristiana: «Ogni singolo, cosciente della propria responsabilità come membro della cultura cristiana ed occidentale, deve coscientemente difendersi con ogni sua forza, opporsi in quest’ultima ora al flagello dell’umanità, al fascismo e ad ogni sistema simile di stato assoluto. Fate resistenza passiva, resistenza ovunque vi troviate».

La storia della Rosa Bianca e dei fratelli Scholl è raccontata da libri (fra cui un romanzo di Alfred Neumann intitolato Erano in sei e pubblicato anche in italiano nel 1948) e da film, l’ultimo dei quali, La Rosa Bianca – Sophie Scholl (Sophie Scholl – Die letzten Tage) è una pellicola del 2005 diretta da Marc Rothemund che ripercorre la loro storia dalla cattura agli ultimi momenti della loro vita.