LA DATA

18 settembre 1851

 

Qualche anno fa un autorevole studioso dell’editoria americana, Philip Meyer, predisse che l’ultima copia su carta del “New York Times” verrà  acquistata nel 2043. Complici le nuove tecnologie e il tracollo dell’editoria tradizionale, anche questo gigante dei quotidiani sembrerebbe destinato all’estinzione. Di certo, per ora, si conosce soltanto la data della prima copia acquistata: il “New York Times” iniziò le pubblicazioni il 18 settembre 1851.

Spesso abbreviato in “N.Y. Times”, fu fondato a New York  da Henry Jarvis Raymond e George Jones. Il suo editore è la New York Times Company, che pubblica anche il “Boston Globe” e l’edizione internazionale del “Times”, l’”International New York Times” – in precedenza International “Herald Tribune” – edito a Parigi, in Francia; presidente della casa editrice è Arthur Ochs Sulzberger, Jr., erede di una famiglia che detiene il possesso del quotidiano dal 1896.

Il “N.Y. Times” è il primo quotidiano newyorkese i cui uffici si insediarono in uno stabile all’uopo costruito. Nel 1904, infatti, la testata si trasferì in un edificio di proprietà ubicato in un’area all’epoca chiamata Long Acre Square e oggi Times Square, una delle piazze più celebri di New York. Dal 2007 la sede è altresì nella Ottava Strada, sempre a Manhattan in un edificio  disegnato da Renzo Piano.

Il motto del “New York Times” è All the News That’s Fit to Print (traducibile in “Tutte le notizie che valga la pena stampare”), riadattato in All The News That’s Fit to Click (“Tutte le notizie su cui valga la pena cliccare) per l’edizione digitale.

Il quotidiano ha vinto più premi Pulitzer di qualsiasi altro giornale. Tra gli altri: nel 2006 il riconoscimento è stato attribuito a Nicholas D. Kristof per gli articoli che hanno portato all’attenzione del mondo il genocidio in atto nel Conflitto del Darfur, mentre nel 2007 lo ha vinto Andrea Elliott per gli scritti sull’immigrazione negli USA.