LA DATA

19 gennaio 2016

Il 19 gennaio del 2016 scompare il regista Ettore Scola, maestro del cinema italiano del secondo Novecento. I suoi genitori erano entrambi attori di teatro e Scola, nato a Trevico, in provincia di Avellino nel 1931, si trasferisce con loro a Roma. Qui, negli anni giovanili, lavora come vignettista al giornale satirico “Marco Aurelio”. Dalla fine degli anni Quaranta scrive testi per la RAI, collabora a diverse trasmissioni di varietà radiofonici e successivamente per la televisione.

Dopo le prime esperienze come sceneggiatore, esordisce alla regia nel 1964. La fama nel genere della commedia arriva con Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? del 1968 (nel cast anche Alberto Sordi). Sei anni più tardi firma il suo capolavoro con C’eravamo tanto amati, affresco nostalgico di trent’anni di storia italiana dal Dopoguerra agli anni Settanta, che trionfa nel 1977 a Canne, vincendo il Cesar per il miglior film straniero e porta a casa tre nastri d’argento. Il film viene dedicato da  Scola a colui che considera il suo maestro: Vittorio De Sica.

Ora con toni comici o intimisti , ora affilando la satira più pungente, il regista che non dimenticó mai di essere stato sceneggiatore ci ha regalato diversi capolavori del cinema italiano. Premiato nuovamente a Cannes come “miglior regia” per Brutti, sporchi e cattivi, nel 1977 incanta pubblico e critica con Una giornata particolare, con la coppia Mastroianni-Loren, che gli fa conquistare il Golden Globe e due David di Donatello, sfiorando l’Oscar come “miglior film straniero”. All’agognata statuetta viene candidato altre tre volte con I nuovi mostri, Ballando ballando e La famiglia, non riuscendo mai a portarla a casa. Ettore Scola è stato insignito del Premio Federico Fellini per l’eccellenza artistica e del David di Donatello alla carriera. In ricordo degli anni del Marco Aurelio e del suo amico Fellini gira un delizioso docufilm in bianco e nero Che strano chiamarsi Federico,  e lo presenta alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ricevendo il Premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker, assegnato a coloro che hanno lasciato un segno nel cinema contemporaneo. È il suo ultimo film, da lui stesso definito “un piccolo ritratto di un grande personaggio”.

Tags