Il 20 gennaio 2009 Barack Obama s’insedia formalmente alla Casa Bianca, diventando il 44º presidente degli Stati Uniti. In questa storica data, per la prima volta un afroamericano viene eletto alla massima carica di un paese in cui i coloured avevano vissuto l’ignominia della deportazione, della schiavitú e della segregazione razziale. Il Reverendo Martin Luther King, che sognava un mondo di liberi e uguali e lottó pacificamente affinché la sua gente avesse gli stessi diritti dei bianchi e Rose Louise Parks, figura emblematica di quella stessa lotta, resa famosa dal suo rifiuto di cedere il posto ad un bianco, mentre viaggiava su un autobus, avrebbero mai immaginato un tale giorno?
Obama, già brillante avvocato per la difesa dei diritti civili, professore presso la scuola di legge dell’Università di Chicago e, successivamente, senatore del Partito Democratico, vinse le elezioni presidenziali del 4 novembre 2008 contro John McCain, senatore repubblicano dell’Arizona. Il 6 novembre 2012 fu riconfermato per un secondo mandato, prevalendo sul candidato repubblicano Mitt Romney.
È stato designato dal settimanale statunitense “Time” quale «uomo dell’anno» nel 2008 e nel 2012. Nel 2009 è stato insignito del Premio Nobel per la pace «per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli».
