LA DATA

2 maggio 1945

Il 2 maggio è un giorno storico, che andrebbe celebrato in tutto il mondo. Il 2 maggio del 1945, infatti, l’esercito dell’Unione Sovietica guidato dal maresciallo Georgij Zukov e dal maresciallo Ivan Konev entrava a Berlino, dopo due settimane di aspra battaglia e durissime perdite da entrambe le parti. In quel giorno, sul tetto del Reichstag sventolava la bandiera dell’Unione sovietica, che i soldati dell’Armata rossa avevano issato dopo l’ordine di deporre le armi, impartito dal generale Helmut Weidling alle truppe tedesche.

Berlino è caduta. Hitler si era suicidato due giorni prima. È la fine del Terzo Reich, che dichiara ufficialmente la resa sei giorni dopo, l’8 maggio 1945. La firma definitiva di fronte ai capi dell’Armata Rossa fu affidata al generale Wilhelm Keitel, che sarebbe stato di lì a poco uno dei principali imputati del processo di Norimberga, per i crimini commessi prima e durante il conflitto.

In Europa calava il sipario sulla Seconda guerra mondiale, il più grande, il più tragico e sanguinoso conflitto armato della storia moderna, costato all’umanità 60 milioni di morti.

Purtroppo le operazioni di guerra sarebbero proseguite per tre mesi sul fronte del Pacifico. Ancora 98 giorni e la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, prima che, il 15 agosto 1945, l’imperatore Hirohito firmasse la resa incondizionata del Giappone ponendo fine alla seconda grande guerra.

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