LA DATA

23 Giugno 1956

In questo giorno del 1956 Gamāl ʿAbd al-Nāṣer Ḥusayn diviene presidente dell’Egitto. Nasser fu alla guida del colpo di Stato repubblicano del 1952, che abbatté la monarchia di re Fārūq I, e, due anni più tardi, venne nominato primo ministro. Questo fu solo il primo passo della sua scalata politica, che nel 1956 lo portò, appunto, a destituire il presidente in carica prendendone il posto.

La sua figura è considerata di centrale importanza nella storia moderna del Vicino Oriente. Tra le sue azioni politiche più rilevanti si può annoverare la nazionalizzazione del Canale di Suez e la decisione di respingere le pretese di Francia e Regno Uniti per continuare a controllare il Canale.

Tutto questo rese Nasser molto popolare tra le masse arabe. Tra l’altro, egli era un grande sostenitore dell’anitcolonialismo e del panarabismo, acquistando, così, sempre più il favore del suo popolo.

All’interno del suo Paese, Nasser fu un grande promotore del socialismo arabo, oltre che di un forte interventismo statale nell’economia e nei grandi progetti industriali.

È ricordato, dai suoi sostenitori, come un simbolo della dignità araba, sempre proiettato verso il raggiungimento di una maggiore giustizia sociale. I suoi oppositori lo hanno aspramente criticato per il suo autoritarismo e, soprattutto, per la presunta incapacità di creare istituzioni civili durevoli.

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