Il 25 agosto 1981 la sonda spaziale Voyager 2 raggiunge Saturno. Era stata lanciata, priva di equipaggio umano, il 20 agosto del 1977, oltre quaranta anni fa, dalla NASA da Cape Canaveral e aveva raggiunto Giove il 9 luglio del 1919. Dopo aver incrociato Saturno la sonda, dopo averci regalato le prime foto del pianeta, avrebbe proseguito la sua missione nel suo lungo percorso di esplorazione del sistema solare a noi più vicino verso Urano, per poi proseguire ancora oggi indisturbata, superati i confini del sistema solare, nello spazio interstellare.
La navicella custodisce il Voyager Golden Record, una placca di metallo dove sono riportate le principali informazioni riguardanti il genere umano e la vita sulla Terra. Una sorta di “capsula” ambasciatrice nel tempo, destinata a eventuali forme di vita extraterrestri che dovessero incrociarne la rotta.
Nella Deep Space Network Control Room, detta Dark Room, della NASA in California si continuano a ricevere i segnali trasmessi da questa ormai “storica” sonda che costituisce inevitabilmente l’oggetto più lontano dalla terra con il quale manteniamo ancora le comunicazioni, ad una distanza di oltre venti miliardi di chilometri.
