Il 26 agosto 1789 viene emanata dall’Assemblea Costituente a Versailles la Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino viene approvata la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino contenente l’elencazione dei diritti fondamentali dell’individuo e del cittadino ed elaborata nel corso della Rivoluzione francese.
Basata sul modello della Dichiarazione d’indipendenza americana, il testo francese ha dato origine alla definizione della Francia come “Patria dei diritti dell’Uomo” e ha poi ispirato numerose 
altre carte costituzionali.
Il testo proposto dal marchese de La Fayette venne discusso da un’apposita commissione e poi in Assemblea dal 20 al 26 agosto. Il re Luigi XVI fu costretto ad accettarla e il 5 ottobre 1789 si decise di inserirla come preambolo nella Carta costituzionale del 1791.
L’impatto di questa elencazione di princìpi fu innovatore e rivoluzionario allo stesso tempo, riuscendo ad incidere sul tessuto sociale pressoché fisso nell’immobilità da secoli.
La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino di provenienza rivoluzionaria ha fatto poi da base alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dalle Nazioni Unite venerdì 10 dicembre 1948.
