LA DATA

27 febbraio 1902

Nasce in California, il 27 febbraio 1902, uno dei padri della letteratura americana, Premio Nobel 1962, uno dei principali esponenti della cosiddetta Lost generation (generazione perduta) insieme a Hemingway, Scott Fitzgerald, Eliot e Dos Passos.

John Steinbeck già a 14 anni sapeva che sarebbe diventato uno scrittore, scriveva racconti e poesie, poi frequentò corsi di letteratura e scrittura creativa alla Stanford University, anche se non arrivò a laurearsi. Da giovane fece molti lavori diversi, per un breve periodo anche il giornalista. Il primo romanzo importante, a trent’anni, fu I pascoli del cielo (scoperto e tradotto in Italia da Elio Vittorini), ma il vero successo lo conobbe solo a partire dal 1935 con Pian della Tortilla, seguito da capolavori come Uomini e topi e, soprattutto, Furore, da cui John Ford trasse l’omonimo film interpretato da Henry Fonda.

Seguiranno, tra gli altri, La luna è tramontata e La corriera stravagante, per arrivare poi, nel 1952, a un altro straordinario successo con La valle dell’eden, portato sullo schermo da Elia Kazan con l’intensa interpretazione di James Dean.

Nell’ultima parte della sua vita Steinbeck viaggiò molto, in Europa e nel sud-est asiatico da dove scrisse reportage per la rivista “Newsday”. A sessant’anni gli assegnarono il Nobel per la Letteratura e lui lo scoprì casualmente accendendo la tivù per seguire la crisi dei missili di Cuba. Morì a 66 anni e le sue ceneri vennero sepolte nel cimitero di Salinas, la cittadina californiana dov’era nato.