LA DATA

27 gennaio 1756

Non ci sono dubbi. È lui il più grande compositore di tutti i tempi. Wolfang Amadeus Mozart nacque 262 anni fa a Salisburgo, allora tra i principali centri dell’Impero asburgico. Si chiamava Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Joannes Chrysostomus perché il 27 gennaio è san Giovanni, Wolfgangus – letteralmente camminare come un lupo – perché suo nonno si chiamava così e Theophilus perché il suo padrino, commerciante e consigliere civico, aveva questo nome).

Dimostrò subito grandi doti musicali componendo, già a cinque anni, brani per clavicembalo e violino. Per il padre, maestro di musica e grande appassionato, fu una vera fortuna. Un po’ come se oggi uno si accorgesse di avere un Maradona in casa. Lo fece studiare e lo portò, seppur bambinetto, in giro per l’Europa sottoponendolo a fatiche fisiche non indifferenti – a quei tempi si viaggiava con carrozze a cavallo su strade dissestate e fangose con tutto il corollario di freddo e disagi che ne conseguiva per dei bambini . Venne più volte in Italia, in particolare fu per circa un anno a Bologna dove sostenne l’esame per entrare all’Accademia Filarmonica diretta dall’abate Martini. In seguito entrò in contatto con Joseph Haydin al quale rimase sempre legato.

Inutile ricordare le sue opere (un elenco sterminato) ma non possiamo dimenticare Le nozze di Figaro e il Don Giovanni che lo accreditarono in età già post adolescenziale come compositore di corte a Vienna. Morì nella capitale dell’Impero nel dicembre del 1791 (a soli 35 anni), lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro, il Requiem, portato a termine dall’allievo Franz Sussmayr.

Nonostante i successi in giro per le più grandi capitali di allora, fu seppellito in una fossa comune perché nessuno trovò i denari necessari per dargli una tomba. La morte giovanile, il Requiem incompiuto e le polemiche sul ruolo avuto dall’allora Antonio Salieri, maestro a Corte, hanno alimentato il mistero che tra i due ci fosse una feroce rivalità forse causa anche della morte prematura di Mozart. Nulla di più falso. Non solo non esistono prove in tal senso, ma il Salieri non aveva motivo di essere invidioso perché a quel tempo era più famoso di Mozart che ancora non riscuoteva il successo né la fama che in seguito e dopo la sua morte, ricevette. Tra l’altro uno dei figli di Mozart – Franz Xaver Mozart – fu allievo  (non sappiamo quanto bravo) del Salieri.

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