LA DATA

29 giugno 2013

Una delle più grandi astrofisiche italiane muore in questo giorno di quattro anni fa.

Margherita Hack, nata a Firenze, ha dato un contributo fondamentale alla scienza, rimanendo nella memoria di molti per le sue competenze e per la sua indole alla socialità.

La Hack si laureò in fisica a Firenze, quando direttore dell’osservatorio di Arcetri era Giorgio Abetti, da lei considerato un modello di scienziato, insegnante e gestore di un centro di ricerca scientifica.

Oltre a aver occupato la cattedra di professore ordinario di astronomia all’Università di Trieste dal 1964 al 1 novembre 1992, è stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987.

Sul tema della questione energetica, Margherita Hack si espresse contro la costruzione di centrali nucleari in Italia, ma a favore della ricerca sul nucleare, spiegando che l’Italia attualmente non è in grado di mantenere delle centrali e che il nostro è un paese poco affidabile.

Viene ricordata anche per le sue battaglie sociali e politiche, tra cui quella a favore dei diritti degli omosessuali, tanto che il 12 agosto 2010 venne premiata a Torre del Lago Puccini come “Personaggio gay dell’anno”.