LA DATA

4 aprile 1973

Lower Manhattan, New York. 45 anni fa veniva inaugurato il World Trade Center, il più importante del mondo e il più famoso, quello la cui distruzione ha segnato la fine di un’intera epoca e ha cambiato per sempre il corso della storia, l’11 settembre del 2001.

Progettato dall’architetto Minoru Yamasaki e dall’ingegnere Lelslie Robertson, fu costruito dall’Autorità portuale di New York e New Jersey con un investimento iniziale di 335 milioni di dollari.

L’idea di sviluppare proprio a Manhattan, che già stava diventando un centro finanziario di riferimento mondiale, un trade centre era venuta – manco a dirlo – alla famiglia Rockfeller, ai fratelli David e Nelson, che già nel 1960 avevano costituito un’associazione per dare impulso e sviluppare il centro nella punta meridionale dell’isola. Cinque anni dopo, l’Autorità portuale acquistò il terreno su cui doveva nascere il Trade Centre, 16 mila acri già edificati che, dall’11 settembre 2001 sono noti al mondo come “Ground Zero”. I lavori di demolizione degli edifici che occupavano l’area iniziarono il 12 maggio 1966, ma per la posa della prima pietra fu necessario aspettare altri tre mesi, il 5 agosto.

Nel 1968 iniziò la costruzione della Torre nord (WTC1) e degli edifici minori, tra cui il Marriot Centre (un albergo di 22 piani con 825 camere) e le altre strutture denominate WTC4, WTC5 e WTC6. Un anno dopo furono avviati i lavori per la Torre sud (WTC2) e con il completamento del WCT7 il World Trade Centre era terminato.

Con i suoi sette edifici, adibiti a centri finanziari ed economici, ad attività governative e, in parte ricettive, divenne subito il simbolo di New York nel mondo. Ma erano le Twin Towers a fare la differenza e a essere esse stesse un simbolo: 110 piani ciascuna, acciaio e cristallo per 415 metri di altezza. Più su dell’Empire State Building, fermo a 381 metri. Solo la Sears Tower di Chiacago, costruita pochi mesi dopo, le superava di 28 metri.

C’è voluto del tempo prima di abituarsi allo skyline della Grande Mela senza quelle due torri che svettavano verso il cielo, icona di un mondo che fu, spazio scenico per eccellenza della capitale del mondo, con le quali il nuovo One World Trade Center, la “Freedom Tower”, non potrà mai realmente competere, pur nella sua bellezza e purezza architettonica.

Del resto basta solo pensare ai film che sono stati girati tra i grattacieli più famosi del globo e agli eventi che hanno ospitato. È vero che la Torre nord fu interessata da un incendio due anni dopo l’inaugurazione e il WTC subì un attentato nel 1993, ma l’immaginario collettivo delle Twin Towers e del Trade Centre è legato ad altro. Come non ricordare la passeggiata a 400 metri dal suolo di Philippe Petit il funambolo reso celebre nel documentario Man on wire del 2008?

Ma già durante la loro costruzione la silhouette delle Torri Gemelle compare in molti e famosissimi film. Secondo la cinefila americana Donna Grunewald, che si è divertita a contare le pellicole in cui si vedono una o più immagini delle torri, sarebbero oltre 700. Non poteva essere diversamente, per le storie ambientate a New York: Manhattan, Kramer contro Kramer, Wall Street, Superman, A.I., I tre giorni del Condor, Taxi Driver, fino al remake di King Kong, dove il gorilla protagonista del film è inquadrato dal basso, di notte, sullo sfondo delle Twin Towers illuminate da migliaia di luci accese dietro i cristalli delle finestre. Il film sta per terminare, lo sguardo triste del gorilla è lì a ricordarci come andrà a finire. E nessuno in quel momento avrebbe mai potuto immaginare come sarebbe andata a finire davvero 27 anni dopo.