Il 5 dicembre 1870 muore Alexandre Dumas, il maestro del romanzo storico.
Lo scrittore francese, padre di personaggi indimenticabili come il guascone D’Artagnan, che divenne uno dei moschettieri del re, il perfido cardinale Richelieu, l’ex galeotto Edmond Dantès, nacque a Villers-Cotterêts, piccolo comune a 70 km da Parigi. Ebbe un’infanzia piuttosto travagliata, ma poi, come uno dei suoi eroi di carta, si riscattó, ottenendo, il lavoro di copista alla corte del Duca di Orleans, futuro re di Francia col nome di Luigi Filippo I.
Fu ispirato proprio da quegli anni vissuti a contatto con l’alta aristocrazia francese nella stesura dei suoi romanzi più celebri: I tre Moschettieri, Il conte di Montecristo, e La regina Margot.
Ancora oggi i suoi romanzi, che hanno appassionato intere generazioni di lettori, vengono tradotti e pubblicati in diverse lingue. Dumas è uno degli scrittori dalle cui opere è stato tratto il maggior numero di trasposizioni cinematografiche e televisive.
Il figlio, suo omonimo, seguì le orme paterne, scrivendo libri di grande successo, come La signora delle camelie, che ispiró il personaggio di Violetta dell’opera La Traviata, musicata da Giuseppe Verdi.