LA DATA

6 settembre 1957

Il 6 settembre 1957 uscì per la prima volta negli Stati Uniti un libro destinato a diventare leggendario in tutto il mondo: On the road di Jack Kerouac. Quello che passerà alla storia come il “manifesto della Beat Generation” fu scritto a macchina dall’autore in soli venti giorni nell’aprile 1951 su di un rotolo di carta da telescrivente lungo 36 metri.

Si tratta di un’opera autobiografica, che narra il vagabondare coast to coast del protagonista Sal Paradise (dietro cui si cela l’autore) e del suo amico Dean Moriarty (nella realtà Neal Cassady). Tutti i personaggi che si incontrano nel romanzo corrispondono, con altri nomi, a persone realmente esistenti nella vita di Kerouac.

Come vuole la migliore tradizione, il libro fu ripetutamente rifiutato prima di trovare un editore disposto a pubblicarlo emendato di alcuni passaggi e con i nomi cambiati. Fu subito un successo e negli anni ha venduto oltre tre milioni di copie. In Italia venne pubblicato per la prima volta nel 1959 da Mondadori, con il titolo Sulla strada, grazie allo straordinario fiuto per la narrativa americana che aveva Fernanda Pivano, autrice anche dell’introduzione.

 Il romanzo racconta l’inesausto vagabondare a piedi, in autostop, in camper, in camion dei protagonisti, per i quali ciò che conta non è dove andare, ma è lo stesso andare. Ciò che conta non è la meta, ma il viaggio in sé.

La fortuna del libro fu straordinaria: era il ritratto di una generazione, nel quale continuarono a riconoscersi per molti aspetti anche quelle successive perché parla della ricerca senza fine che anima la giovinezza e non trova corrispondenza in nessun altro momento della vita. Come scrive Kerouac nel celeberrimo finale del libro: «Nessuno sa quel che succederà di nessun altro se non il desolato stillicidio del diventar vecchi, allora penso a Dean Moriarty, penso persino al vecchio Dean Moriarty, il padre che mai trovammo, penso a Dean Moriarty».