Il 7 dicembre 1598 nasce a Napoli lo scultore Gian Lorenzo Bernini, sommo artista del barocco, celebre per l’impeccabile naturalismo delle sue statue e la profonda espressività dei volti dei suoi gruppi marmorei.
Il padre Pietro Bernini fu il suo primo maestro e nella Roma dei Papi trovò lo scenario ideale, per mettere a frutto le nuove istanze stilistiche, ispirate dalla pittura del Caravaggio. Dopo i “gruppi borghesiani”, Enea e Anchise, Ratto di Proserpina, David, Apollo e Dafne, commissionati dal cardinale Scipione Borghese, ottenne l’incarico più prestigioso della sua vita nella costruenda Basilica di San Pietro. Papa Urbano VIII affidò al giovane scultore il completamento sia dell’esterno, con il colonnato ellittico, che dell’interno, con lo splendido Baldacchino di San Pietro, simbolo della rinascita della Chiesa promossa dal nuovo pontefice.
Il suo capolavoro assoluto lo realizzò, tra il 1647 e il 1652, nella chiesa romana di Santa Maria della Vittoria, con la struggente estasi di Santa Teresa d’Avila. Tra le opere della maturità, vanno ricordate: la Fontana dei Quattro Fiumi, in piazza Navona, e Palazzo Ludovisi, in seguito ribattezzato Montecitorio e destinato ad ospitare la Camera dei Deputati. Morì a Roma nel 1680. La fortuna della sua opera fu enorme, dominò la scena europea ancora per più di un secolo dopo la morte, esercitando una grandissima l’influenza sui contemporanei e sui tante generazioni di scultori.