Lo sport è già di per sé un grande spettacolo. Tra gli sport, il basket è uno dei più spettacolari e coinvolgenti. Ma se alle performance fisiche dei cestisti si aggiunge lo show, la comicità e la giocoleria si ha lo spettacolo al cubo che, dal 7 gennaio 1927, data della loro prima esibizione, ha un solo nome: Harlem Globetrotters.
Il team nacque da un’idea dell’imprenditore e allenatore di basket Abe Saperstein, un ebreo di origine polacca che diede loro il nome associando al quartiere afroamericano di New York Harlem (gli atleti showmen sono tutti di colore) la parola Globetrotters, giramondo. Aggettivo quanto mai azzeccato perché, da allora, gli Harlem hanno girato in tutto il mondo, giocato in oltre cento nazioni più di 20.000 partite. Negli anni si sono ovviamente succeduti numerosissimi team, di cui hanno fatto parte anche diversi campioni della NBA. Vi sono anche nove membri onorari degli Harlem Globetrotters, tra cui papa Giovanni Paolo II.
La prima partita venne disputata nella sala da ballo del Savoy Hall di Chicago per una scommessa fatta da Saperstein, che per la prima volta fece giocare a basket degli afroamericani fino ad allora esclusi per motivi razziali. Un’esibizione degli Harlem è oggi il mix di una partita di basket, una danza scatenata, un’esibizione circense. La squadra si allena abitualmente al parco Disney di Orlando, in Florida.
