LA DATA

2 aprile 1982

L’esercito argentino invade le isole Falkland per ordine del generale Leopoldo Galtieri, Presidente dello stato sudamericano. È l’inizio delle ostilità tra Argentina e Gran Bretagna per il controllo delle isole nell’Atlantico meridionale. Il conflitto termina in giugno con la vittoria delle forze britanniche.

Ci saranno più di 900 morti, per lo più da parte argentina, e almeno 2.000 feriti. L’episodio segna l’inizio del declino per Galtieri e la Giunta militare al potere in Argentina e dà grande popolarità al primo ministro Margaret Thatcher in Gran Bretagna.

Alla vigilia della guerra l’Argentina si trovava nel pieno di una devastante crisi economica e di una contestazione civile su larga scala contro la Giunta militare che governava il Paese. Il governo decise di giocare la carta del sentimento nazionalistico lanciando quella che considerava una guerra facile e veloce per reclamare le isole Malvine, di cui l’Argentina rivendicava la sovranità.

Le conseguenze politiche della guerra furono profonde. In Argentina crebbero dissenso e proteste contro il governo militare, avviandolo verso la caduta definitiva, mentre un’ondata di patriottismo si diffuse nel Regno Unito. A tutt’oggi l’Argentina reclama la sovranità sulle isole Falkland.

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