Fu quel giorno che, salendo lui stesso sul podio, del Theater an der Wien a Vienna, diresse la sua Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 composta fra il 1800 e il 1802 e portata a termine ad Heiligenstadt, una località di campagna divenuta oggi uno dei quartieri settentrionali del distretto di Döbling di Vienna, dove Ludwig van Beethoven trascorse diversi mesi in villeggiatura tra la primavera e l’autunno del 1802.
Erano gli anni della scoperta della malattia che l’avrebbe portato alla sordità e questo si pensa abbia a che fare con il sapore eroico della Sinfonia, caratterizzato dai contrasti ritmici, melodici e metrici, utilizzato qui per la prima volta e poi ripreso maggiormente nelle sinfonie successive e rappresentativo della romantica “sofferenza” dell’autore.
Il manoscritto originale della Sinfonia, dedicata al principe Karl Lichnowsky, è andato perduto.