LUOGHI VIAGGI

L’isola dei gatti senza coda

Viaggio nell'isola di Man, dove i gatti hanno perso la coda, terra di Celti e Vichinghi dal fascino mutevole e ammaliante. Ma anche sede della società proprietaria del software Linx e paradiso offshore per spregiudicati paperoni da tutto il mondo
Tower of Refuge – Foto di Giulia Caruso

A un’ora di volo da Londra e, se si vuole sfidare le onde del tempestoso Irish Sea, a tre ore di navigazione da Liverpool. Altrettante ce ne vogliono se ci si imbarca a Dublino. L’isola di Man, in mezzo al Mar d’Irlanda, vi apparirà avvolta tra le nebbie di un passato che parla di Celti e Vichinghi e il turbinio di un presente che parla di tecnologia e finanza di alto bordo. Vi accoglieranno scogliere addolcite dal verde di prati declinanti verso il mare, e rocce incoronate dal rosso dell’erica. Vedrete castelli semidiroccati ma assolutamente romantici. Come Peel Castle, eretto nell’XI secolo dai vichinghi sull’isolotto di Saint Patrick, a poca distanza da Douglas, suo capoluogo. Sempre di fronte a Douglas, su un altro isolotto, troverete la Tower of Refuge, che per secoli ha offerto riparo ai marinai, spinti su queste coste da tempeste e naufragi. Vi perderete tra le viuzze di porticcioli pittoreschi, come Castletown Harbour, incastonato tra il mare e l’austera fortezza vichinga di Castle Rushen.

Ma l’isola è capace di offrirvi altre sorprese. A cominciare dai suoi gatti, tutti senza coda. Sono i manx, depositari unici di una misteriosa mutazione genetica e che non si trova da nessun’altra parte. Manx è anche il nome del suo dialetto, un misto di gaelico scozzese e irlandese e qualche parola di vichingo norvegese. Un idioma che si era estinto nel 1974, con la morte dell’ultimo cittadino di madrelingua, ma che è stato poi ripreso da un gruppo di appassionati che ne hanno promosso la diffusione. Dal 1992, è insegnato nelle scuole pubbliche e si calcola che oggi sia masticato abitualmente da un centinaio di famiglie. È anche la lingua usata durante le cerimonie ufficiali del parlamento locale, il Tynwald, insediato dai vichinghi nel 1079 ma tuttora pienamente operante.

Sempre a proposito di linguaggi, ma qui entriamo di peso nel mondo dei computer, l’isola è legata a Linux, il software libero creato dal programmatore finlandese, Linus Torwalds, oggi proprietà della Canonical LTD che ha sede proprio qui.

Man è una specie di calamita che attira non solo turisti, ma anche investitori e businessemen di ogni genere, in virtù di una politica fiscale tra le più indulgenti d’Europa, che ha ragione di esistere grazie anche al suo particolare assetto politico amministrativo. Intanto, pur essendo non molto distante dalle coste inglesi, non fa parte del Regno Unito, ma è un protettorato della corona inglese. Con un suo governo che riconosce la regina come capo dello Stato, è retto, di fatto, da un primo ministro eletto direttamente dall’assemblea parlamentare locale. Gode di un’ampia autonomia amministrativa che ha favorito lo sviluppo di una a dir poco disinvolta politica fiscale. Tanto da guadagnarsi la reputazione di paradiso offshore per ricchissimi evasori e da essere citata anche nei Panama Papers che nel 2015 hanno denunciato le attività illegali di spregiudicati paperoni provenienti da mezzo mondo. Nel tentativo di salvare il buon nome dell’isola, il primo ministro, Howard Quayle, ha istituito un corpo di intelligence investigativa finanziaria contro il riciclaggio di denaro e le banche compiacenti.

Castletown Harbour – foto Giulia Caruso

Ma le operazioni offshore non sono l’unica attrazione spericolata che l’isola offre. Ogni anno, nella prima settimana di giugno, si corre The TT (Touristic Trophy), una delle gare motociclistiche più spettacolari ma anche più pericolose del mondo. Si calcola che dalla sua istituzione nel 1907, fino al 2019, ben 270 persone abbiano lasciato la pelle sui tornanti della Snefell Mountain.

Nel 2001, da queste parti, è sbarcato anche Harry Potter. Alcune scene della saga del celebre maghetto, sono state girate qui, facendo salire ancora di più le quotazioni dell’isola. Il governo, in suo onore, ha coniato una moneta da una sterlina, di argento e nichel, tuttora in uso solo qui, nell’isola dal fascino rapinoso, dove i gatti hanno perso la coda.