LA PAROLA

Portoghese

Nell’accezione propria del termine, portoghese significa abitante del Portogallo, oltre ad indicare anche la lingua ufficiale di questa nazione.

Singolare, tuttavia, l’uso che ne viene fatto nell’espressione “fare il portoghese”, che ha come significato “usufruire di un bene o di un servizio senza pagarlo”. Ad esempio, chi entra a teatro o al cinema senza fare il biglietto, chi sale sull’autobus senza sborsare un euro per il cosiddetto titolo di viaggio, o ancora chi si “imbuca” a una festa senza essere stato invitato.

Ma non tutti, magari, sanno che questo termine non ha nulla a che vedere con la nazione o con le abitudini del popolo portoghese e che è stato coniato a Roma. Con il significato di imbucato, infatti, l’origine della parola portoghese risale al XVIII secolo circa, quando, sotto il re Giovanni V di Bragança, il Portogallo era una nazione ricca e potente con ambasciatori in ogni paese europeo e, soprattutto, presso la Santa Sede, nella Roma dei Papi .

In quel periodo, l’ambasciata organizzava molti spettacoli sfarzosi e ricevimenti al teatro Argentina, nella futura capitale d’Italia. Chi apparteneva alla comunità portoghese ed era residente a Roma, aveva accesso gratuito agli spettacoli. Bastava che dichiarasse la propria nazionalità all’ingresso. Quando la notizia si sparse tra gli abitanti dell’Urbe, molti romani tentarono di usufruire degli inviti dichiarandosi, appunto, cittadini portoghesi.

Da qui il modo di dire “fare il portoghese”.

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