LA PAROLA

Sindacato

Il sindacato, nel diritto del lavoro, è un ente che rappresenta le parti in un rapporto di lavoro.
Secondo l’enciclopedia Treccani il termine sindacato sta ad indicare una «associazione di lavoratori o di datori di lavoro costituita per la tutela di interessi professionali collettivi. Nel linguaggio economico e finanziario, coalizione di imprese». Il sindacalismo, invece, è la dottrina politico-economica, finalizzata all’organizzazione dei lavoratori in sindacato.

Le prime forme di associazione dei lavoratori sorsero in Gran Bretagna: le Trade Unions, le prime vere forme di rappresentanza sindacale. Erano essenzialmente sindacati di mestiere che si formano oltre Manica nel 1824, con lo scopo di rendere più sopportabili le condizioni di vita dei lavoratori nelle fabbriche dopo la rivoluzione industriale. Tuttavia, quando nel 1868, fallì il tentativo di unificare le varie anime in una grande unione sindacale nazionale, emerse tutta la debolezza del neonato movimento operaio inglese. In ogni caso, tra il 1868 e il 1871 le Trade Unions vennero legalizzate e fu creato un organismo di coordinamento delle organizzazioni sindacali.

In breve si diffusero anche in Belgio, Austria, Spagna, Francia (Bourses du Travail) e Germania (Gewerkschaften). In Italia, precedute dalle Società di mutuo soccorso, solo intorno al 1870 si formarono delle associazioni (leghe di resistenza) che potrebbero essere assimilate a strutture sindacali embrionali. Nel 1888 nel Comasco si fusero nella prima lega provinciale, mentre a Torino nell’ottobre del 1890 nacque la prima Camera del lavoro.

Nel 1901 nacque la Federazione Internazionale sindacale con sede ad Amsterdam cui aderirono sindacati inglesi, francesi e statunitensi.

Questa Unione, sospesa durante la prima guerra mondiale, si ricostituì nel 1919 e nel 1921 contava già venticinque milioni di aderenti, nonostante fossero venute a mancare le adesioni dei sindacati russi e statunitensi.

Lo strumento spesso utilizzato per le rivendicazioni è lo sciopero. Tuttavia, l’attività dei sindacati viene espressa attraverso la contrattazione collettiva che risulta uno dei principali strumenti di autoregolamentazione per i rapporti di lavoro e per le relazioni sindacali. Poiché essi possono operarsi per far valere gli interessi delle classi lavoratrici, spesso i sindacati ed i partiti dei lavoratori (soprattutto quelli socialisti) si sono trovati in posizioni molto vicine o coincidenti.

Caduto il fascismo, la costituzione della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) diede vita, tra il 1944 e il 1948, a un’inedita esperienza di sindacato unitario, al cui interno confluirono cattolici, comunisti, socialisti, anarchici e indipendenti. Sul piano organizzativo la CGIL si appoggiò sul tessuto delle Camere del lavoro, mentre le federazioni riconquistarono un ruolo centrale solo a partire dalla metà degli anni Cinquanta.