LA PAROLA

Sognare

Sognare, ovvero gli Studios a costo zero.

Tra tutte le sorprese che il corpo umano riserva, sognare è senza dubbio l’esperienza capace di cambiarti la giornata se non addirittura illuminarti un pezzo di vita.

Un set cinematografico in continua evoluzione, senza badare a spese, senza problemi di coerenza della trama e senza limiti di effetti speciali. Sognare è un salto quantico in una dimensione parallela e, finché ci stiamo dentro, per noi è assolutamente vero.

Aldilà di tutte le ricerche scientifiche indirizzate alla colonizzazione del sogno, sognare corrisponde alla nostra mente che finalmente corre libera dopo una giornata passata a mettere in fila ragionamenti sensati, dialoghi, scelte. E la sua corsa libera è fatta di paure ma anche gioie infinite. Siamo una macchina da sogni perchè capaci di immaginazione e l’immaginazione non conosce confini: tanta roba in questo piccolo ammasso di ciccia e materia grigia, una vera Gioia e Rivoluzione.

Quindi, giochiamoci pure la cinquina che ci ha dato la nonna morta, ma resistiamo al bisogno di sapere, all’urgenza di leggere il sogno per trarne un chiarimento, una profezia. “Sogni premonitori”, “sogni buoni o cattivi”. Non sappiamo che cosa li ha prodotti, perché sono venuti, che cosa significano. Al diavolo tutte le formulazioni concettuali dettate dalla freudiana necessità di conoscenza.

Giambattista Vico: «La fantasia è tanto più robusta quanto più debole è il raziocinio».

James Hillman saggista e filosofo, in un bell’articolo dal titolo L’importanza dei sogni sottolinea che «strumentalizzare un sogno alla soluzione di un problema della quotidianità significa utilizzarlo a scopi personali, cadendo nell’ errore fondamentale del pensiero di Artemidoro, vale a dire che il sogno ci appartenga di diritto, come un servo con il compito di compiacere la nostra individualità (….) Lasciamo che i fantasmi della notte dividano con noi la tazza di caffè, il buon succo d’ arancia. Tutti questi frammenti stanno insieme perché il sogno li ha uniti in un mosaico, un collage e, alla presenza di uno, si accompagna quella di tutti gli altri» ovvero il grande operato dell’immaginazione a briglie sciolte.

Qualcuno che ha creduto alla potenza dei suoi sogni più di altri, li ha anche materializzati come nel caso del Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle a Capalbio Identificando nel Giardino il sogno magico e spirituale della sua vita.

Stasera entriamo nei nostri pigiami e apriamo i nostri personalissimi Studios per dare vita alla più epica delle nostre avventure ricordandoci che:

«Se puoi sognarlo, puoi farlo», Walt Disney.