C’è stata una camminata teatrale con letture tratte dall’autobiografia di Fosco Maraini Morello, Abetone, altro e cori di montagna, a cura del Coro Sesto in Canto partita dal Rifugio Gualdo e arrivata alla Fonte del Ciliegio per poi concludersi nella Chiesetta del Rifugio.
Collateralmente una mostra di libri e fotografie e video di e su Fosco Maraini e la montagna in collaborazione con la Fondazione Alinari e il Museo Antropologico di Firenze.
Alle 11 il coro Sesto in Canto ha eseguito il brano Signore delle cime di Bepi De Marzi e poi Maria Gloria Roselli del Museo di Antropologia di Firenze ha discusso di Maraini antropologo. Un’altra iniziativa è stata la relazione su “Il Lonfo e la formica ammucchiarona: Fosco poeta metasemantico”.
È stata apposta una targa alla memoria di Fosco Maraini alla presenza dei familiari.
Dopo il pranzo di comunità, il programma pomeridiano è stato introdotto dal brano Stelutis alpinis eseguito dal Coro Sesto in Canto. Quindi ci sono state alcune “Divagazioni sul Camminare” da Gandhi agli esquimesi passando per le fiabe.
Alle 15.30 Gianfranco Bracci, viaggiatore, scrittore, fotografo e co-autore insieme a Fosco Maraini del libro Toscana all’aria aperta ieri ed oggi ha raccontato “Fosco, ultimo genio del ‘900”, tra aneddoti e vita vissuta. È stata poi la volta di Giancarlo Tellini, presidente del Cai Toscana, che ha presentato il progetto del Cai nella casa di Fosco Maraini a Molazzana.
Nelle sale adiacenti è stato possibile visionare per tutta la durata dell’evento e per la settimana successiva, l’esposizione di libri donati da Fosco Maraini a Fosco Masini del Gruppo Gualdo, la mostra delle immagini dell’Archivio Viesseux – Alinari, il cui uso è stato concesso gratuitamente dagli eredi e il video di Fosco Maraini sulla popolazione Ainu, concesso dal Museo Antropologico di Firenze.
L’evento è stato gratuito fatto salvo il buffet.