LA DATA

17 dicembre 1538

Papa Paolo III il 17 dicembre 1583 scomunica re Enrico VIII, re d’Inghilterra.

«Son di nuovo ritornato lo scapolo più felice del creato», queste le parole che sembra abbia  pronunciato Enrico VIII dopo la decapitazione di Anna Bolena che era stata incarcerate a lungo nella Torre di Londra, accusata di adulterio. La malcapitata Anna era stata la dama di corte al servizio della prima moglie  Caterina d’Aragona, sposata da Enrico VIII  per travolgente passione in seconde nozze, malgrado il rifiuto di papa Clemente VII di annullare il matrimonio che legava il re alla sua moglie legittima: una  passione così sfrenata da causare vaste e tragiche ripercussioni politiche.

Questo matrimonio, tra il 1532 e 1533, causò la separazione e lo scisma della chiesa Anglicana da quella di Roma. Enrico allora si nominò capo della chiesa anglicana e fece annullare il matrimonio dall’arcivescovo di Canterbury e sposò Anna.

E pensare che Enrico VIII per le sue posizioni antiluterane e filopapali ebbe inizialmente il titolo di defensor fidei, “difensore della fede”. Questo titolo gli venne concesso da papa Leone X dopo che nel 1521, su suggerimento del suo fidato consigliere cattolico Thomas More (Tommaso Moro), firmò in latino una difesa dei sette sacramenti in cui, tra l’altro, confutò proprio la desacralizzazione luterana del matrimonio, con degli scritti che poi durante la sua movimentata esistenza avrebbe clamorosamente sconfessato con i fatti.

Enrico VIII, che  era nato a nacque a Greenwich, vicino Londra, nel 1491 ed era il  secondogenito di re Enrico VII Tudor, salì al trono a soli 17 anni, si sposò ben sei volte e fu detentore di un potere assoluto, che caratterizzò  fortemente le vicende inglesi, decretando anche lo scioglimento dei monasteri e l’unione dell’Inghilterra col Galles. .

Nel 1547 moriva Enrico VIII, feroce, umorale, dispotico ma sicuramente uno dei più celebri re d’Inghilterra,  all’età di cinquantasei anni.

 

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