LA DATA

19 maggio 1536

Ha sempre affascinato, tanto da essere ripetutamente raccontata al cinema e in Tv, la storia di Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII d’Inghilterra, regina condannata e decapitata per l’accusa (falsa) di adulterio.

Donna colta e intelligente, intollerante ai ripetuti tradimenti del marito, Anna Bolena, in realtà, suscitò l’ira di Enrico VIII perché si dimostrò anche politicamente più lungimirante. Il matrimonio, e i fatti che ne seguirono, furono all’origine di sconvolgimenti politici e religiosi, fino a dare origine allo Scisma anglicano.

Dopo la nascita della figlia Elena, le successive gravidanze, alla ricerca di un agognato maschio per la successione, si conclusero tutte infelicemente, con aborti spontanei. Enrico VIII cominciò a dichiarare pubblicamente come il suo matrimonio fosse vittima di un sortilegio e maledetto da Dio. Da lì a sposare Jane Seymour in terza nozze, il passo fu breve.

A partire dall’aprile del 1536 Anna Bolena fu indagata per alto tradimento. Condannata e quindi uccisa. Molto si è dibattuto sul suo ruolo effettivo nello spingere il re verso lo Scisma anglicano: fu ambizione o convinzione personale? Di certo, le sue idee a favore di una Chiesa riformata erano antecedenti al matrimonio, e non furono mai rinnegate.

 

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