LA DATA

3 marzo 1996

Muore a 66 anni, quasi dimenticato da tutti, il 3 marzo 1996, uno dei più grandi maestri del noir, Leo Malet. Nato a Pontpellier, rimasto orfano da piccolissimo e cresciuto dal nonno, arriva a Parigi a sedici anni e, mentre si arrangia con lavoretti disparati, incrocia sul suo cammino autori surrealisti come André Breton e Jacques Prevert che saranno indispensabili nella sua formazione letteraria e gli faranno scoprire l’amore per la scrittura.

Considerato un narratore di genere, il noir appunto, Malet è in realtà uno scrittore di talento, abile costruttore di atmosfere più che di intrecci, vicino agli ultimi e ai più fragili. Il suo personaggio più famoso, Nestor Burma, protagonista di una trentina di romanzi a partire dal 1943, è un proletario anarchico e malinconico, che lavora per l’agenzia Fiat Lux ed è immerso in una realtà spesso dolente e difficile. Non a caso il suo romanzo forse più riuscito si intitola La vita è uno schifo. Come spesso accade, la sua opera è stata apprezzata soprattutto dopo la sua morte.