LA DATA

30 marzo 1987

Un omaggio a uno dei più grandi pittori di sempre e che, ancora per pochi giorni, fino all’8 aprile, si può ammirare a Vicenza. Stiamo parlando di Vincent van Gogh, il cui famoso dipinto dei Girasoli fu venduto il 30 marzo 1987 per circa 40 milioni di dollari.
Uno dei quasi 900 dipinti e mille disegni dell’artista olandese, morto tragicamente a soli 37 anni di età, che in vita sua – si racconta – non riuscì a venderne nemmeno uno. Un genio incompreso, nel vero senso della parola.

Tutto l’estro di Van Gogh si espresse negli ultimi dieci anni di vita: autoritratti, paesaggi, nature morte, campi di grano, seminatori, girasoli appunto.

Due persone influenzarono in maniera determinante la sua vita. Paul Gauguin, pittore altrettanto straordinario, la cui amicizia con Van Gogh fu tanto profonda quanto tormentata. Convissero ad Arles, in Provenza, e la produzione artistica di entrambi fu molto influenzata da quell’amicizia.

Ma il rapporto personale più intenso e profondo Vincent artista e uomo lo ebbe col fratello, come testimoniano le famose Lettere a Theo. Quest’ultimo, mercante d’arte, fu sempre accanto, emotivamente e finanziariamente, a Vincent. Tanto che La maggior parte di ciò che ci è noto sul pensiero di van Gogh e sulle sue teorie d’arte è scritto nelle centinaia di lettere che lui e il fratello si scambiarono tra il 1872 e il 1890: più di seicento da Vincent a Théo e quaranta da Théo a Vincent.

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